Dopo la conferma di un volume di produzione di olio d’oliva ben al di sotto delle stime di inizio campagna, che si aggirerà intorno ai 650.000 quintali, il mercato in Spagna ha reagito con grande tensione con aumenti dei prezzi all’origine; principalmente per l’olio destinato alla raffineria (ndr: olio lampante) e per il vergine.
Il leggero aumento della domanda degli ultimi giorni è bastato ad alzare i prezzi dell’olio lampante da 4.450 €/ton a 4.800 €/ton, oltre 400 €/ton in soli 4 giorni.
Ma il vero problema, irrimediabile, risiede nella scarsa disponibilità di olio extravergine.
L’acquisto di extra di buona qualità sarà una sfida impossibile da raggiungere nei prossimi mesi e la prova di questo è che l’industria del packaging conserva gelosamente quanto acquistato mesi fa.
In particolare, a fine gennaio, l’industria del confezionamento stoccava nei propri magazzini circa 161.700 tonnellate di sfuso e circa 35.000 tonnellate di olio vergine.
L’evoluzione dei prezzi mostra una tendenza a nuovi aumenti alla fonte; infatti le quotazioni che si iniziano a considerare sono già intorno ai 6.00 €/kg per gli extra e 5.00 €/kg per i lampanti, ed è per questo che si stanno osservando manovre della GDO per chiudere i contratti prima che arrivi un nuovo rialzo.
I fattori che influenzano questo trend la mancanza di pioggia ed un raccolto molto più breve del previsto.
La situazione si fa sempre più critica: è necessaria la pioggia affinché il prossimo raccolta non ne risenta e le prossime 3-4 settimane saranno fondamentali.
Infine, terminata la campagna di raccolta, è tempo di preparare il campo e gli ulivi. Sono tanti, quindi, gli agricoltori che stanno investendo in modo importante per sistemare, preparare e recuperare i propri uliveti.
Prova ne sia che in queste due settimane si sono riscontrati importanti acquisti di prodotti di ogni genere: concimi, fitofarmaci, ecc. in modo da poter recuperare le produzioni delle passate campagne.
Ora è davvero necessario che arrivino le tanto agognate piogge affinché questi investimenti si traducano in frutti migliori e oli di oliva migliori.
La redazione
Fonte: www.olimerca.com