Spagna, la mancanza di pioggia ha effetto sui prezzi

In Spagna l’ultima settimana di febbraio ha chiuso il mercato dell’olio d’oliva con un’offerta  talmente solida che in questi giorni i prezzi sono variati di giorno in giorno, a seconda dell’interesse all’acquisto da parte delle grandi aziende di packaging industriale.

Così, se lunedì il prezzo di un olio lampante poteva essere di 4,70 euro/kg e 4,75 euro/kg, venerdì non lo si poteva più trovare a meno di 4,80 euro e si chiedevano anche 4,85 euro al kg, tutto entro il quadro di grande fiducia da parte delle cooperative che il prezzo potrebbe presto raggiungere i 5,00 €/kg.

I fattori climatici e, soprattutto, la necessità di acqua nelle campagne stanno generando un calo significativo dell’offerta, che in seconda istanza sta causando numerosi problemi all’industria della raffinazione e del confezionamento.

Le grandi aziende disposte a confezionare milioni di litri ora vedono la loro attività dimezzarsi con il conseguente effetto negativo sull’attività delle linee di confezionamento e un adeguamento del proprio personale.

Per quanto riguarda la posizione degli acquirenti italiani sul mercato spagnolo, si prevede che la loro domanda si riattiverà appena la Grecia avrà liquidato le sue magre 100.000 tonnellate di olio extravergine di oliva.

Insomma le scarse piogge hanno, e continuano, a determinare la produzione e di conseguenza i prezzi.

Dovrà piovere molto affinché un olivo si trovi nelle migliori condizioni e ricominci la sua attività vegetativa, contribuendo a generare un clima di maggiore fiducia e tranquillità per il prossimo raccolto.

La redazione

Fonte: www.olimerca.com