L’olio extravergine di oliva non è tutto uguale ma, soprattutto, l’olio extravergine di oliva dei nostri giorni è un prodotto di eccellenza che si differenzia sostanzialmente da quello dei nostri nonni e dei nostri padri.
Da un olio fatto con olive raccolte a terra, oppure ammassate per giorni in mucchi o sacchi, si produceva un grasso che puzzava, più che profumare, e che avviliva le differenze di gusti e sapori dei territori italiani.
Nel corso delle degustazioni guidate a Ortigia (Divinazione Expo 21-28 settembre) Italia Olivicola proporrà un viaggio nei sapori degli oli extravergini di oliva italiani. Dalla Toscana, con i suoi Leccino e Frantoio, si salterà in Puglia, con Ogliarola e Coratina, per poi arrivare in Campania, dove la regina è l’Ortice, per poi passare in Calabria, con Ottobratica e Carolea. Senza dimenticare la padrona di casa, la Sicilia, con Tonda Iblea e Nocellara.
Visto che è un prodotto diverso da quello dei nostri nonni, andrà usato anche in modo diverso in cucina. Ecco allora i consigli degli esperti, per non sbagliare l’abbinamento e valorizzare il prezioso succo d’oliva. Spesso non ne servono cucchiai, possono bastare poche gocce per cambiare gusto a un piatto, salvaguardando anche la linea.
Un benessere a tavola che si misura nella qualità degli ingredienti che si utilizzano. La pizza, piatto simbolo dell’Italia, è salutare se si utilizza una buona farina (come spiegheranno gli esperti di Molino Signetti, partner dell’evento) ma anche un buon pomodoro e una mozzarella di eccellenza, come testimonierà la bontà delle pizze, in abbinamento a oli extravergini di oliva dei territori italiani, che verranno sfornate ogni giorno.
Leave a Reply