Fornire agli operatori del settore olivicolo uno strumento legislativo innovativo che consenta loro di implementare un’attività dalle tante sfaccettature rappresentate dalla valorizzazione dei territori, delle produzioni, di un sistema di accoglienza che coniuga la cultura dell’olio con la sua area di produzione e con l’ulteriore obiettivo di incremento dei redditi delle aziende produttrici.
Questa l’esigenza principale che ha mosso la Giunta regionale a redigere una proposta di legge per l’esercizio dell’attività oleoturistica nelle Marche che ora sarà inviata all’Assemblea legislativa per il suo esame.
“Le Marche – spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Andrea Maria Antonini – hanno un settore produttivo olivicolo rappresentativo del territorio di produzione cosicché una misura come l’oleoturismo è in grado di amplificare notevolmente le caratteristiche di eccellenza dei prodotti, della cultura dei produttori e dei territori di origine, coniugati con la propria tradizione e la propria storia”.
La proposta di legge si prefigge di rendere, pertanto, il settore olivicolo sempre più protagonista muovendosi nel solco della programmazione integrata tra i settori dell’agricoltura, del turismo e del commercio.
A monte della pdl, che si compone di 14 articoli, vi è la legislazione nazionale che definisce le linee guida e gli indirizzi per l’attuazione delle attività oleoturistica (ndr: ricordiamo che la proposta che ha portato alla Legge nazionale fu il risultato del lavoro congiunto del sen. Dario Stefàno promotore della Legge, dei ministri delle Politiche agricole Stefano Patuanelli e al Turismo Massimo Garavaglia e del Presidente della Commissione agricoltura Filippo Gallinella).
Spettano alla Regione le funzioni di controllo, vigilanza e sanzionatorie. Nella proposta di legge regionale sono descritte le le descrizioni sulle caratteristiche e i requisiti che si devono soddisfare.
Sarà istituito l’elenco regionale degli operatori oleoturistici per i quali e per i loro collaboratori è prevista la promozione della formazione, la riqualificazione e l’aggiornamento professionale.
La redazione
Fonte: www.teatronaturale.it