Il Tar di Bari (terza sezione), su ricorso della proprietaria di un terreno in agro di
Monopoli ove vegeta un olivo monumentale, trovato positivo al batterio xylella, ha
sospeso l'abbattimento disposto dall'Osservatorio fitosanitario regionale.
Riportiamo questa notizia per dovere di cronaca e, certamente, non perché siamo
d’accordo con le conseguenti e incredibili affermazioni di uno dei tanti comitati
negazionisti.
Confidiamo nella Magistratura e nei Suoi atti ma dobbiamo ricordare come gli stessi
provvedimenti furono adottati dalla Procura di Lecce ed ebbero come conseguenza,
oltre al fermare tutti gli abbattimenti, quello di consentire al micidiale batterio di
proseguire la sua corsa indisturbato.
Oggi Xylella vola con il suo vettore nelle provincie di Bari e Taranto, sempre più
verso nord e verso ovest.
Ancora oggi stupisce che si alzino voci pronte a negare non solo l’esistenza del
batterio, non solo le disposizioni comunitarie ma anche l’incessante attività della
comunità scientifica che sin dal 2013 lavora alla ricerca di metodologie di difesa e di
cultivar non solo resilienti ma addirittura resistenti.
La redazione